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La Smart Factory in quanto risultato della somma tra l’IoT e il 5G di TIM

12-12-2019   Fabio Mazzocchio Blog

La diffusione del 5G di TIM è prevista in Italia a partire da metà 2020: entro il 2021 dovrebbero giovare della copertura 120 città, 200 destinazioni turistiche e 245 distretti industriali.

Per questi ultimi il 5G agevolerà l’espansione dell’Internet of Things (IoT) per la Smart Factory: la somma di questi strumenti ottimizzerà la produzione automatizzando i processi grazie anche a tecnologie M2M (Machine to Machine) sempre più evolute.

Si evince pertanto che i benefici che il 5G di TIM porterà alla produzione investiranno diversi ambiti nella fabbrica: in primis la manutenzione che si trasformerà in una soluzione di predictive maintenance nonché manutenzione predittiva. Quest’ultima, infatti, grazie al ricorso di sensori connessi da cui ricavare dati da analizzare, consentirà di controllare e addirittura anticipare gli interventi richiesti a causa dell’usura o dei malfunzionamenti individuati per tempo nei macchinari, consentendo un risparmio rilevante sui costi manutentivi.

Un altro ambito produttivo che gioverà del 5G e dell’IoT sarà la supply chain, destinata a diventare una catena trasparente che permetterà di seguire l’intero flusso, dall’approvvigionamento delle materie prime fino alla consegna del prodotto.

Pertanto sommando l’IoT al 5G, la manutenzione predittiva e la supply chain apporteranno significativi miglioramenti nella produzione, in termini di efficientamento e di risparmio, ottenendo come risultato una smart factory davvero “intelligente”.