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Coronavirus, Milano lavora da casa

26-02-2020   Fabio Mazzocchio Blog

Il più grande esperimento di smartworking mai messo in atto.

 

MILANO: Citylife sull’'area troneggiano le torri di Generali e Allianz, le compagnie assicurative, adottano lo smartworking, una scelta necessaria per tutelare il personale e mantenere la produttività davanti a un’emergenza. Si calcolano ad Allianz circa 2.600 dipendenti metà dei quali non si trovano in ufficio.

 

 

Chiuse le mense, l'auditorium, la palestra e il bar, quando si prende l'ascensore non si preme la pulsantiera, per evitare impronte: si avvicina il badge per selezionare il proprio piano. Le riunioni sospese, si svolgono con modalità diverse: le postazioni sono allineate sui lati lunghi degli open space, nel cuore ci sono le sale conferenze con dozzine di monitor e "ragni" per collegarsi a ogni parte del mondo. Soluzione che permette a ogni dipende di connettersi.

 

 

Una necessità che potrebbe trasformarsi in un’opportunità: si verificano aumenti della produttività, più tempo per le famiglie risparmi su trasporti e sull’emissioni.

Lo smartworking sottolinea il vantaggioso risparmio di tempo per lo spostamento da ufficio e casa, compresi tra i 60 e 90 minuti, soprattutto in zone molto trafficate come Roma o Torino.

 

Un nuovo modello che sta dando risultati eccellenti in termini di produttività – si stima che con lo smartworking e il lavoro da remoto, salga mediamente del 15-20% di qualità della vita e del lavoro del dipendente.

 

La legge 81/2017 disciplina infatti un accordo individuale tra azienda e lavoratore per stabilire le modalità di svolgimento di lavoro da remoto, garantendo al lavoratore tutti i diritti che gli spettano in azienda e definendo tempi e strumenti di lavoro, come tablet, computer e smartphone