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Huawei risponde alla mossa di Trump costruendo un proprio ecosistema

19-11-2019   Fabio Mazzocchio Blog

Questa primavera il bando americano ha colpito come un terremoto il big player cinese in quanto ne ha compromesso le relazioni commerciali con le aziende statunitensi, in primis Google e i suoi servizi, Playstore compreso.

Per reagire a questa complessa situazione, Huawei ha deciso di accelerare gli investimenti per lo sviluppo degli Huawei Mobile Services (Hms), ovvero i servizi Huawei che includono App Gallery, il suo store digitale: al Web Summit di Lisbona l’azienda ha ribadito che sta investendo 1 miliardo di dollari per sviluppare un ecosistema autonomo, al fine di portare tutte le principali app nel suo negozio.

Al momento i numeri sono dalla parte del colosso cinese; infatti è sufficiente notare che gli utenti attivi sullo store a livello globale stanno crescendo in fretta in quanto, se fino a pochi mesi fa erano 260 milioni, oggi se ne contano addirittura 390 milioni. Le app totali sono circa 50.000 nel mondo, in prevalenza sviluppate in Cina, dove App Gallery è già molto utilizzato non essendoci Google Play Store, ma 11.000 arrivano da altri mercati.

Isabella Lazzini, Retail & Marketing Director di Huawei, ha spiegato al Sole 24 Ore che la promozione dell’App Gallery sta avvenendo a livello internazionale con un team dedicato e, contemporaneamente, a livello locale con una chiamata per gli sviluppatori.  

In Italia l’appuntamento per questi ultimi sarà a Milano il 26 novembre: saranno chiamati a raccolta circa 300 programmatori italiani che potranno sviluppare app integrate con l’intelligenza artificiale dell’hardware Huawei. “Il modello di business per il primo anno” spiega Isabella Lazzini “prevede una spartizione dei ricavi dell’85% agli sviluppatori e 15% all’azienda”.

Senza alcun dubbio la portata dell’ecosistema che Huawei intende creare è destinata a concorrere con Apple e Google: tuttavia sarà molto complesso realizzarlo in quanto la mossa di Trump è stata un terremoto che ha obbligato l’azienda ad accelerare il corso della storia.